La percezione del rischio è soggettiva
La percezione del mondo, e quindi anche del rischio, non è univoca. Dipende dalle abitudini, dagli usi e dalla cultura di provenienza
La prossemica è la scienza che studia il valore comunicativo delle distanze tra sè e gli altri. In base a tali studi è emerso che le popolazioni del nord Europa e nord America tendono a mantenere distanze interpersonali maggiori tra individui rispetto a quelle dei popoli latini. Ne deriva che il rispetto della distanza di sicurezza per il Coronavirus di un metro, potrebbe non corrispondere ad un metro oggettivo per tutti.
Inoltre ciascuno di noi ha un rapporto diverso con il rischio: c'è chi pensa che esporsi ad un certo grado di rischio sia assolutamente accettabile, mentre per altri sarebbe impensabile.
Sarebbe pertanto utile che l'informazione sulle misure di sicurezza tenesse conto di questo: la percezione del rischio, come del resto la percezione del mondo intero, ė soggettiva
Dr.ssa Silvia Fenocchio
Bibliografia:
Edward T. HAll. La dimensione nascosta